Sono ben 5.000 i chili di alimenti donati nei supermercati di Arco, Vigne e Bolognano, frutto della generosità di soci e clienti che fanno la spesa da noi. Un vero orgoglio per Coop Alto Garda: evidentemente chi compra qui, ha ben chiari i concetti di mutualità e solidarietà.
I volontari della Caritas spiegano: «Ad Arco il Centro di ascolto e solidarietà è operativo dal 1984, con uno sportello aperto, per quattro pomeriggi alla settimana, presso il proprio ufficio in piazza delle Canoniche ad Arco. Questo accadeva fino a quando, a partire da marzo 2020, la “tempesta” del Covid 19 ha stravolto questa quotidianità. Tante famiglie hanno vissuto la malattia e la scomparsa di persone care. Ma il Covid ha influito in modo pesante anche sull’economia. Sono venute a mancare occasioni di lavoro, soprattutto stagionale, e così la schiera dei bisognosi è aumentata di molto.
In questa emergenza, che dura tuttora, ci è stata di grande aiuto la Coop Alto Garda. Il carrello per il cibo da donare, posto accanto alle casse, è stato costantemente riempito e, settimanalmente, alcuni giovani volontari sono passati e passano tuttora a ritirare i prodotti che vengono poi registrati e messi nel magazzino della Caritas, nella ex canonica di Chiarano.
Si è deciso di aiutare tutte le famiglie in difficoltà (spesso segnalate dai Servizi sociali) con distribuzioni quindicinali. Il lavoro di preparazione è impegnativo. Nelle borse vengono messi olio, latte, pasta, riso, pelati, tonno, piselli, fagioli, farina, zucchero, caffè, marmellata, biscotti e, per i bambini piccoli, omogeneizzati. In questi ultimi mesi non sono mancati pandori e panettoni.
Il numero delle famiglie che richiedono aiuto è crescente: il 25 gennaio scorso erano 84. Da marzo 2020 a gennaio 2021 sono state distribuite1259 borse viveri. Il Centro provvede anche a pagare alcune bollette: lo fa grazie alle offerte di enti e cittadini, oltre che grazie al contributo del Comune di Arco.
I volontari ringraziano di cuore la Coop Alto Garda e tutti coloro che hanno pensato alle famiglie meno fortunate della nostra comunità, compiendo un piccolo o grande gesto di umana solidarietà; grazie anche da parte di coloro che hanno beneficiato di questo dono».